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Minnie Minoprio, la regina del secondo "Concerto di Gusto"

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Continua la rassegna Concerti di Gusto. Dopo lo spettacolo del trio Sand Music Soul del 28 settembre, ieri sera si sono esibiti al Teatro Fenaroli Minnie Minoprio e la Black & White Charleston Band, composta alla tromba da Gianluca Galvani, al Piano da Lucarelli, al contrabbasso da Marco Loddo ed alla batteria da Alfredo Romeo. Duante il concerto la grande star del Varietà per tubi catodici che da tempo si è cimentata col canto jazz ha dato il via ad un viaggio intenso ed euforico dai caratteri speciali e particolari partendo dal mondo Dixieland, la musica sincopata delle origini, attraverso uno standard superbo come “I Can’t Give You Anything But Love”; il quale brano fu eseguito da Ella Fitzgerald e Louis Armstrong e riavvicinato al grande pubblico col re-make di Tom Bennett e Lady Gaga, e continuato con moltissimi altri brani inframezzati da piccoli momenti di teatralità.

Tutte le altre interpretazioni, come la ovattata e dolcissima “Stormy Weather” e la commovente e struggente “Embreaceble You” di Gershwin, hanno toccato i picchi massimi non solo del plateale plauso, ma anche di espressione musicale. Infatti, la bravura del contrabbasso, definibile “felino”, e della tromba, della batteria e del piano hanno saputo accompagnare egregiamente Minnie, ma hanno saputo anche spezzare intervallando momenti di trio stracolmi di tecnicismo swing in gran stile, come in “I’ve  Found A New Baby” con la citazione di Galvani di “I Don’t Mean A Thing If You Ain’t Got That Swing” che ha avuto così il suo momento di gloria.

La grande conoscenza di un vastissimo repertorio jazz e di musica da ballo americana ha dato il segno indelebile del passaggio di una delle poche star che ancora non demorde nella scena italiana. La vecchia scuola, insomma, ha da insegnare ancora tanto ed impartisce una dura lezione ai modernisti del jazz odierno. Ci ricorda, Minnie, che la grazia e lo stile possono essere valori non solo delle buone maniere, ma anche della musica. Dopo il raffinato e corposo repertorio di composizioni, La Venere ed i suoi tre Garçons hanno reso entusiastica la serata proprio sul finale dando una versione di “Oh When the Saints” che ha dell’inenarrabile.

Inoltre, la serata è stata seguita dalla degustazione di prodotti abruzzesi, come i salumi della Cooperazione Cenci-Valle Amare di Roio del Sangro, dai Formaggi di Rosella e La Porta Dei Parchi, l’olio di Bosco degli Ulivi e i vini della Cantina Spinelli.

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