Uno spazio importante all’interno della XXIII edizione di Riscopriamo il Presepe è dedicato all’arte. Non solo a quella più strettamente legata alla natività ma anche quella contemporanea trova un’adeguata cornice in quell’unicum architettonico che è il ponte-auditorium del Diocleziano. E’ proprio questo il caso dell’artista frentano Paolo Spoltore che ha voluto proporre all’attenzione dei visitatori due sue opere: la prima rappresenta un emblema, il Guerriero di Capestrano diventato ormai più di un brand per l’Abruzzo. ”Questa scultura è sempre stata un’icona che mi ha affascinato e nell’arco di dieci anni ne ho realizzate tre versioni distinte” afferma Spoltore. La statua presente al Diocleziano rappresenta l’ultima rivisitazione risalente al 2002 e la sagoma del guerriero italico, totalmente realizzata in legno  sembra davvero sprigionare tutta la forza ed il misterioso fascino dell’originale monolitico in pietra. “Questa creazione, come spiega l’artista, è interamente costituita di legni cromatici pregiati, lavorati  secondo un’antica tradizione di carpenteria che la valorizza come materia del suo tessuto e come disegno nella sua presenza scenica”. L’altra opera presente, una Maternità realizzata nel 2013 è invece più attinente e vicina al significato della rassegna presepistica rappresentando su una liscia pietra scivolata a valle dalla montagna, le sensazioni più intime ed emozionanti della vita quotidiana di una famiglia, in cui la figura della madre con suo figlio bambino è metafora anche del significato più autentico della Festa del Natale. I sassi che compongono questa scultura sapientemente raccolti e selezionati sembrano “miracolosamente” animarsi grazie al tocco e alla maestria ,dell’artista intrecciandosi in un’unione di impressioni e sentimenti. Le figure presenti in questa piccola personale, visitabile fino al 6 gennaio, sono solo  due delle numerose e pregevoli opere realizzate da Paolo Spoltore, senza dubbio una delle personalità più interessanti  del panorama artistico abruzzese, attento fin dalle origini del suo iter artistico al rinnovamento del linguaggio espressivo dell’arte, innovazione  questa che si rispecchia anche nella ricerca e sperimentazione di materiali nuovi come il ferro o l’acciaio saldato. Numerose le mostre italiane ed internazionali a cui l’artista frentano ha partecipato e diversi sono i suoi lavori ospitati presso raccolte, gallerie  e musei pubblici.