Stefano Cenci e Paolo Sacchetti sono le due anime di un progetto che coniuga in un unico ambiente libri, giochi, eventi, design e comunicazione. Festeggiano oggi il loro primo compleanno professionale, dopo un anno ricco di eventi ed esperimenti. “Il bilancio è sicuramente positivo - ci raccontano i due giovani imprenditori lancianesi – perché siamo riusciti a dare vita ad un qualcosa che prima non esisteva nel nostro territorio.”
Sì, perché MU è uno spazio aperto alla città, dove fare rete per intraprendere esperienze e percorsi culturali: un contenitore di diverse idee e possibilità. Una libreria indipendente con libri narrati e illustrati, giochi educativi in materiali ecologici e stampe d’autore, ma anche un’area aperta ai bambini e agli adulti che spazia dall’editoria al design della comunicazione, dai laboratori per l’infanzia ai servizi professionali per la comunicazione. Ed è con questa ampia offerta che MU esprime la sua innovazione: settori apparentemente distanti che invece riconducono ad un intento comune, quello di perseguire la cultura.
In un anno MU ha organizzato numerose mostre, presentazioni di libri, laboratori: dalla mostra d’arte contemporanea del celebre Vittorio Bruni alla presentazione del romanzo di Fabio Stassi, dal concerto dei Picari Frentani al laboratorio di serigrafia per bambini in collaborazione con Else Edizioni di Roma. Fino al dj set di Flavio Scutti, musicista e artista digitale, che oggi animerà la festa in programma per il primo anno di attività di Paolo e Stefano.
Come è nato il vostro progetto? “Entrambi abbiamo studiato e lavorato altrove per anni – spiegano Paolo e Stefano - poi è riemersa la voglia di tornare a Lanciano e da lì è iniziato tutto.” Stefano Cenci è laureato in Lingue e Civiltà Orientali. Dopo essere stato in bilico tra Asia e Italia, ha lavorato per alcuni anni nel campo dell’editoria e da lì non ha più abbandonato l’amore per i libri. Paolo Sacchetti è laureato in Scienze Politiche. Ha studiato graphic design e web design e oggi si occupa di design, comunicazione e di allestimenti museali.
Ultima curiosità: MU, nome insolito per un’attività insolita. Cosa significa? Deriva direttamente dall’ideogramma giapponese “mu”, che significa “il vuoto”. Un concetto che nella cultura orientale non ha un’accezione negativa ma riveste un ruolo di cassa di risonanza dei contenuti e dei significati, e che è diventato una linea guida per lo sviluppo del progetto. E poi “Mū” è anche il titolo che il maestro del fumetto italiano Hugo Pratt ha dato all’ultimo episodio della saga di Corto Maltese.
Allora tanti auguri a MU. L’invito, rivolto a tutti, è per il 4 settembre 2015 dalle 18.00 alle 22.00 in corso Bandiera 41 a Lanciano.
