Lanciano – Si terrà stasera, alle ore 22.00 a Lanciano, la sacra rappresentazione del Giovedì Santo. L'Arciconfraternita Morte e Orazione di San Filippo Neri rinnoverà la suggestiva Processione degli Incappucciati. Il corteo partirà dalla Chiesa di Santa Chiara, sede della Confraternita, e percorrerà le vie principali del centro storico, illuminate soltanto dal tenue chiarore delle lanterne, posizionate sulle facciate delle case. I confratelli, vestiti con lunghe tonache nere e medaglioni con simboli di morte, avanzeranno a passo lento, con il volto incappucciato ed in mano delle fiaccole. La consuetudine di sottrarsi ad un atto di riconoscimento pubblico testimonia la vergogna e la penitenza dell'uomo per aver tradito Cristo nella sera dell’ultima cena, dimostrando di vivere nell'intimo della propria anima un atto di penitenza per essersi macchiati di una simile colpa. La funebre coreografia, di chiara influenza spagnola, sarà accompagnata dal suono mesto della banda, scandita dal ritmo del tamburo e dal roco lamento della battola, arnese di legno che sostituisce solitamente il suono delle campane durante la Settimana Santa. Questo cammino di sofferenza s’identifica in un unico simbolo rievocativo, rappresentato dalla pesante Croce del calvario portata sulle spalle dal Cireneo, un confratello incappucciato e scalzo, di cui nessuno conosce l'identità, eccetto il Priore. L’affascinante Processione degli Incappucciati è tornata a far parte dei riti della Settimana Santa della cittadina frentana solo tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli anni '80. La rievocazione sacra non vuole essere un elemento esplicitamente scenografico poiché finalizzato ad un duplice scopo: il pio esercizio di visitare i Santi Sepolcri nelle chiese, situate lungo il percorso della processione, e soprattutto, commemorare il doloroso cammino del Signore condotto dinanzi al Sinedrio.