Renzetti: primo intervento con il più piccolo pacemaker grande quanto una moneta

Francesca Stefano
25/07/2016
Attualità
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LANCIANO – Primo utilizzo di un pacemaker "invisibile" con dimensioni di gran lunga inferiori rispetto ad uno tradizionale nell'Ospedale Renzetti. Un’innovazione tecnologica per il paziente di circa 80 anni del comprensorio frentano, affetto da bradiaritmia, a cui è stato effettuato l’intervento e ora già dimesso dalla struttura.

Un impianto eseguito dall’equipe dei medici Alfonso Valerio, Daniele Sacchetta e Giuseppe Torge con gli infermieri Giuseppe Cocco e Katia Perspicace alle prese con il pacemaker che pesa 2 grammi e misura poco più di due centimetri, tanto da essere paragonato quasi ad una moneta. Il pacemaker è stato inserito attraverso la vena femorale e ancorato all'interno del ventricolo destro con quattro piccoli arpioncini.

Cambia il tipo di intervento rispetto a quello tradizionale, una misura che avrà sempre più diffusione nel futuro come spiegato da Luigi Leonzio, direttore dell'unità operativa di Cardiologia del 'Renzetti' e del Dipartimento Cuore della Asl Lanciano Vasto Chieti "E' invisibile perché non necessita di incisioni sul torace né della creazione di una tasca sottocutanea, e fa a meno anche di elettrocateteri nelle vene, eliminando il rischio di complicanze legate alle procedure tradizionali. Questo tipo di elettrostimolazione cardiaca rappresenta un'eccellente alternativa ai sistemi tradizionali, con benefici a medio e lungo termine, perché ha una durata che varia tra 7 e 14 anni”.

 

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