PESCARA - Ieri si è svolto lo “Sciopero Sociale”, una manifestazione collettiva di varie associazioni da tutto l’Abruzzo costiero che si stava svolgendo contemporaneamente in molte delle grandi città italiane. La protesta si è mossa pluralmente coinvolgendo dai Collettivi Studenteschi e Forum per L’Acqua, sino ai Gruppi Antifascisti e Rifondazione Comunista. Ciò è avvenuto perché in tutti i ceti, il dissenso sulla linea di governo di Renzi in merito alle Riforme del Jobs Act, come Riforma Giannini, TTip e Petrolizzazione della Nostra Regione, è amplissima e non ha soltanto coinvolto gruppi politici di sinistra; ma un vasto contenitore civile, tanto che le tante realtà abruzzesi che sono intervenute scendendo in piazza, hanno superato oltre le 4000 persone. Si è inserita al Corteo anche una non risicata delegazione di studenti lancianesi, insieme al Collettivo Autonomo UallòUallà, principale promotore nell’area frentana della mobilitazione, i giovani frentani hanno protestato contro la privatizzazione della scuola pubblica, contro la dissoluzione del sistema scolastico vigente per fare cassa ed asfissiare l’economia italiana attraverso la politica monetaria di austerity della BCE. Su quest’ultima, i manifestanti hanno mosso un’azione simbolica davanti alla sede di Bankitalia lanciando palloncini di vernice rossa e porgendo gli striscioni con su scritto: “82 miliardi alle banche per gli interessi sul debito pubblico, e 400 milioni per gli aerei da guerra F35. Ora ridateci 20 miliardi per il reddito di base per i precari e i disoccupati!" -ed infine- “vi siete presi tutto, adesso prendetevi anche il nostro sangue! Fuck Austerity! Fuck Bankitalia”. Stando a quanto hanno asserito gli autori del gesto, tale atto significativo esplicava quanto le politiche monetaristiche di saldo in bilancio che si stanno applicando in Europa sono un “Salasso Metaforico” tale che pure il dissanguarsi potrebbero richiederci dalla Banca Centrale Europea. Durante la sfilata del corteo, inoltre, per le principali strade pescaresi, più specificatamente presso gli inizi di Via Umberto, un piccolo presidio di quindici ragazzi adolescenti di estrema destra ha provocato con aria di scherno la Manifestazione, al loro comportamento i manifestanti hanno risposto scacciandoli visto il loro atteggiamento teso alla provocazione di uno scontro.