#iosonocucchi, riparte il progetto per comporre “la parete del dissenso”

Redazione
10/11/2014
Associazioni
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Lo scorso anno era partita tra Lanciano e Pescara l’iniziativa #iosonocucchi. Una protesta silenziosa, diventata presto virale, con la quale migliaia di persone hanno “gridato” il proprio dissenso contro “una giustizia che non sente e non vede”.

Foto di persone imbavagliate, bendate e con le orecchie coperte hanno composto il volto di Cucchi riprodotto su un tappeto di 100 mq, che lo scorso anno è stato posizionato in Piazza Salotto durante il Festival delle Letterature dell’Adriatico. L’iniziativa, ideata dal graphic designer Luca Di Francescantonio e realizzata in collaborazione con la community di Igersabruzzo.it e il Festival delle Letterature dell'Adriatico, aveva coinvolto anche Ilaria Cucchi, invitata a partecipare al FLA 2013.

A pochi giorni dall’ultima sentenza che ha stabilito l’assenza di responsabilità sia per i medici che per i poliziotti coinvolti perché “il fatto non sussiste”, la comunità #iosonocucchi ha voluto rilanciare il suo progetto per continuare a mantenere viva l’attenzione sul caso. L’obiettivo è coinvolgere l’opinione pubblica invitandola a fotografare il proprio dissenso per continuare ad ampliare il muro del dissenso presente sul sito www.iosonocucchi.it, dove sono spiegate anche le semplici modalità di partecipazone all'iniziativa.

 

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