LANCIANO – La terza sezione del Consiglio di Stato ha annullato le determine dirigenziali del Comune di Lanciano con cui, nel novembre 2012, fu affidato ad altra ditta il servizio di trasporto disabili. I giudici amministrativi di secondo grado, che si sono pronunciati sul ricorso presentato dalla Croce Gialla, hanno anche condannato il Comune di Lanciano – in solido con la cooperativa– al pagamento delle spese processuali per un importo di 8mila euro, oltre a ordinare la trasmissione della sentenza e di tutti gli atti alla Procura presso la Corte dei Conti. Tutto iniziò a febbraio 2012, quando l'Assessore comunale alle Politiche Sociali Dora Bendotti, comunicò alla Croce Gialla – che svolgeva il trasporto dal 1992 – che i fondi del capitolo di bilancio erano esauriti e che pertanto, fino all'erogazione delle nuove risorse da parte della Regione e inserite nel Piano Sociale di Zona, il servizio doveva essere sospeso. In realtà il Comune affidò provvisoriamente il trasporto a un'altra cooperativa fino all'indizione della nuova gara d'appalto, bandita ad aprile 2012 con una base d'asta di 100mila euro. La Croce Gialla, a ottobre 2012 si aggiudicò nuovamente l'appalto (regolamentato dalle norme sul cottimo fiduciario), presentando un'offerta con un ribasso del 50 per cento. La differenza di costo sarebbe stata sostenuta grazie all'intervento di una serie di sponsor privati, che avrebbero coperto i maggiori oneri e che avevano anche presentato un'apposita fidejussione per garantire le somme. L'altra cooperativa, invece, si classificò al secondo posto, e presentò al Comune un'istanza di accesso agli atti. A quel punto l'Assessorato decise di revocare l'affidamento alla Croce Gialla e concederlo all'altra cooperativa, sulla base dell'offerta di quest'ultima, molto più onerosa per l'amministrazione.
Sulla vicenda la Croce Gialla ha presentato anche un esposto alla Procura della Repubblica di Lanciano per verificare se, nella gestione dell'affidamento, siano ravvisabili anche conseguenze penali.