"Fascistelli" il romanzo di Stefano Angelucci Marino

Umberto Nasuti
25/05/2013
Arte e cultura
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Stefano Angelucci Marino ancora una volta è riuscito a sorprenderci con una opera del suo ingegno, questa volta però non lo ha fatto il mezzo cui ci abituati: il linguaggio del teatro. Questa volta ha usato come mezzo d’espressione la letteratura scrivendo un romanzo breve. Fascistelli è il titolo dell’opera ed è edito da Il Cerchio Editore. A tutti è noto che Stefano Angelucci Marino, attore teatrale apprezzato in tutta Italia, è autore delle sue opere teatrali e sappiamo anche bene della sua passione per John Fante, lo scrittore statunitense di origine abruzzese, a cui si è ispirato per alcune delle sue opere di maggiore successo come : Bruno la Roccia – il campione di Pizzoferrato (2001), Arturo lo Chef – un cuoco di Villa Santa Maria (2004), Micchele Parì – un cameriere di Villa Santa Maria (2005), Capitan Harlock– un portiere d’albergo di Villa Santa Maria (2006), Operai oggi (2009), John Fante Suite (2011), L’Orto (2011); tant’è che la precedente fatica letteraria di Angelucci Marino era: Fanteria Abruzzi – John Fante a Teatro, edizioni Tabula (2012), cioè la raccolta dei testi teatrali di cui sopra. Tra le righe del romanzo Fascistelli si ritrova questa passione per Fante, sia nello stile, sia nell’argomento adolescenza.Il romanzo ci racconta le vicende di un adolescente di un paese come tanti nell’Abruzzo degli anni novanta. Vittorio Brasile si sente inadeguato tra i tanti studenti della sua scuola e non si riconosce nelle mode, nei gruppi giovanili e nei partiti politici. Da prima vive la sua inadeguatezza in solitudine ma poi un caso fortuito lo porta ad avvicinarsi al gruppo politico del Movimento Sociale Italiano, che all’epoca era in minoranza e combatteva contro quel sistema di omologazione e silenzio colpevole della Democrazia Cristiana e del Partito Comunista che dominava l’epoca. Sia nella sua scuola sita in Chieti, capoluogo di Provincia, che nel suo paesino decide di avvicinarsi ai pochi che riteneva puri e puliti e degni di attenzione, impegnandosi in una campagna elettorale che lo porterà ad una maturazione che lo trasformerà e lo porterà a diventare un “uomo”. Una serie di personaggi coloriti e di vicende tragiche trasportano il lettore in mondo oramai scomparso.Il romanzo Fascistelli, scritto con uno stile scorrevole e veloce, si fa leggere d’un fiato e ti lascia un sapore amaro in bocca e mille riflessioni sulla politica italiana di questi ultimi anni, ma anche sulla gioventù di oggi e di ieri che cerca una identità e dei riferimenti che purtroppo non trova.Non possiamo che augurare un grande successo di vendite al romanzo, ma già sappiamo che purtroppo la letteratura sta subendo una crisi immane soprattutto fra i più giovani. Siamo sicuri però che piccoli barlumi di luce nel buio illuminano una stanza e che poche pagine ben scritte possano illuminare una mente aperta.Umberto Nasuti.

 


 

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