Lanciano, 1 dicembre 2012. “Continua l'accanimento terapeutico verso l'Ospedale di Lanciano, ma noi continueremo a fare le barricate, perché la nostre popolazioni hanno già pagato a caro prezzo l'irresponsabilità di certi individui”. Lo ha dichiarato il vice sindaco di Lanciano, Pino Valente, che commenta la notizia di ulteriori e drastici tagli alla sanità frentana. “ Si tratta - prosegue Valente – di decisioni davvero raccapriccianti in un momento, quello che stiamo vivendo, già fortemente segnato da precedenti scelte sciagurate, che hanno creato una situazione di emergenza a dir poco insostenibile”. Aggiunge Valente: ”Questo piano sancisce definitivamente che in Abruzzo vi sono cittadini di serie A e cittadini di serie B, quattro ospedali presenti nei capoluoghi di provincia che assorbono tutte le risorse e tutti gli altri che non hanno più diritto ad una assisenza sanitaria degna di questo nome”.
Il rischio del dimezzamento dei reparti per il nosocomio frentano, ma anche per quello di Vasto, come previsto dal regolamento sulla “definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera” inviato dal ministero, significherebbe entrare in una strada senza vie d'uscita. La legge di riordino della rete ospedaliera deve ancora essere recepita dalla Regione – dice ancora Valente – ora quelli che si riempivano la bocca solo di false rassicurazioni devono fare i conti con la triste realtà, una realtà che noi, con una vera e propria operazione verità, avevamo rappresentato da tempo. Ci aspettiamo una mobilitazione collettiva da parte anche dei rappresentanti regionali che fino ad oggi hanno sottovalutato il problema.
Anche in questo fine settimana, con Progetto Lanciano, continueremo la raccolta firme a difesa del Renzetti, più di mille adesioni sino ad ora, con l’obiettivo delle 1.500 firme a portata di mano, posizionandoci, questa mattina dalle 9.30 alle 12.30, con un banchetto proprio nei pressi della struttura sanitaria, e poi ancora, sempre in questo fine settimana, lungo c.so Trento e Trieste. Invitiamo i nostri concittadini a continuare questa forte partecipazione, per scongiurare una nuova mortificazione nei confronti dell'Ospedale di Lanciano, quindi, dell'intera comunità frentana. Siamo pronti alla mobilitazione del popolo frentano. Per troppo tempo – conclude Valente - la politica dell'immobilismo, quella chiusa nelle stanze di palazzo, ha deciso le sorti della collettività senza mai risponderne. E' ora di dire basta!; basta ai soprusi, basta alle bugie, basta al vecchio modo di fare politica che ci ha portato sull'orlo del baratro”.