Con una lettera firmata, i detenuti della casa circondariale di Lanciano annunciano l’inizio dello sciopero della fame di due giorni (25 e 26 Maggio) come forma di protesta contro i tanti disagi a cui sono sottoposti. Nel documento inviato si sottolinea il particolare sovraffollamento degli spazi che possono ospitare un massimo di 150 detenuti al pari dei 380 presenti oggi nella struttura. Il disagio è esplicitato nella lettera: “in una cella adibita ad un singolo detenuto ce ne sono ben 3, con la terza branda a 3 metri di altezza e a 30 centimetri dal soffito, senza nessuna garanzia di sicurezza”. “Inoltre dalle 22 - continuano i detenuti - non c’è nessuna assistenza medica e in molti casi, se non ci fosse stato l’intervento tempestivo degli agenti penitenziari, che ci assistono con grande umanità, molti detenuti avrebbero rischiato la vita”. Anche la situazione del personale di polizia penitenziaria e' al collasso secondo quanto raccontato dagli stessi detenuti. I sindacati di categoria degli agenti di polizia penitenziaria, da tempo lamentano precarie condizioni in cui e' costretto ad operare il personale e l’insufficienza del numero di agenti: una dotazione di 154 agenti invece dei 230 necessari considerato che nel carcere ci sono detenuti reclusi per reati di associazione mafiosa. "Siamo consapevoli di aver commesso degli errori - concludono nella lettera i detenuti - ma vorremmo scontare il nostro debito con lo Stato in modo dignitoso”. La situazione della casa circondariale di Lanciano rispecchia tutte le problematiche delle tante carceri distribuite su tutto il territorio nazionale, situazione di cui Marco Pannella, leader dei Radicali Italiani si è fatto carico mediante uno sciopero della fame iniziato il 20 Aprile scorso.