Giulio Bomba era un uomo determinato, tenace, sanguigno, con un grande senso civico e morale. Lo conobbi tanti anni fa quando frequentò il centro diabetologico per via dei farmaci che assumeva dopo il trapianto di rene. Le nostre visite prevedevano una parte professionale e sanitaria per mettere in ordine la terapia e una seconda “politica” dove rivestendo i panni di cittadino, rivendicava e denunciava le carenze assistenziali con un alto senso morale e civico. Il tutto per difendere le necessità dei pazienti, non quelle sue, giammai!
Era la loro voce, talvolta con tono alto e deciso, senza nessun timore reverenziale verso i politici ed amministratori che “aggrediva” con dati, numeri, osservazioni circostanziate e precise che rendevano l’interlocutore di turno consapevole delle necessità esposte.
Mi piaceva ascoltarlo e ricordo i racconti pieni di passione e le sue proteste per le carenze assistenziali da migliorare o annullare per rendere migliore la vita dei dializzati. Era presidente regionale dell’ARED e delegato ANED, associazioni dei pazienti nefropatici e dializzati. Giulio era una forza della natura che, anche nei momenti difficili della sua vita, si è sempre messo a disposizione delle persone bisognevoli e per i più fragili, per ottenere dignità e risorse. La sua vita sociale si associava al suo impegno nella Diocesi che gli permise di mettere in atto tante iniziative con i Vescovi che si sono succeduti e con le confraternite.
Un uomo esemplare che ha testimoniato la sua esistenza con un grande impegno sempre a favore degli “altri”.
Un abbraccio grande va ai familiari, insieme alle mie più sentite condoglianze. La nostra gratitudine di lancianesi va a Giulio, che ci ha donato tanto attraverso la sua vita e la sua determinazione, un'eredità di cui la nostra Comunità dovrà far tesoro.
Ciao Giulio.