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La piccola grande vittoria di Silvia "E’ merito di tutti, della campagna IostoconSilvia, dei comitati e della solidarietà che tutta la gente ci ha mostrato”

Terna ritira 12 citazioni ma si va avanti per fare chiarezza sull'opera

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Lunedì la notizia che ha fatto tirare un sospiro di sollievo e che aggiunge un nuovo tassello alla vicenda che ha visto protagonista Silvia Ferrante contro il colosso Terna, società di realizzazione dell’Elettrodotto Villanova – Gissi. 

Sulla giovane, colpevole di aver difeso la sua terra, pendevano infatti 24 citazioni per danni pari a 16 milioni di euro ma, nel giorno in cui si discutevano 12 procedimenti, gli avvocati di Terna hanno comunicato così la richiesta di rinuncia, e per cui è stato possibile solo prendere atto.

Nonostante questo, Terna dovrà pagare le spese legali, così come disposto dal giudice.

Restano ancora aperti i restanti 12 procedimenti, che sono ad uno stadio più avanzato e per i quali non ci sono indicazioni certe, “stiamo continuando come nulla fosse, - ci racconta Silvia -  in questo periodo continueremo comunque a fare quello che si deve quando c’è un procedimento aperto”, così come per quelli penali, alcuni decaduti, altri in sospeso e per i quali si andrà avanti.

Un passo indietro importante ma soprattutto un grande traguardo, in una vicenda che ha visto gravare su una semplice cittadina il peso di provvedimenti apparsi da subito esagerati e non totalmente legittimi.

 “Continueremo con quello che abbiamo sempre fatto come Comitato  - questa la voce di Silvia - per cercare di rincorrere la verità sull’opera, l’Elettrodotto Villanova Gissi purtroppo esiste, è stato completato. Sicuramente continueremo a capire che cosa sta succedendo relativamente all’opera senza dimenticare il passato, queste citazioni e queste denunce sono venute per delle contestazioni ad un’opera molto critica, perché il Villanova Gissi per un terzo è stato costruito in zone a rischio idrogeologico, non in modo trasparente e chiaro. Continueremo a capire con i Ministeri, la Regione e i Comuni quello che sta succedendo”

Resta un altro punto interrogativo e che riguarda i provvedimenti nei confronti di altri citati come la famiglia Del Bello e il tecnico di parte che ha seguito tutti i proprietari che per un anno si sono opposti all’esproprio.

Rispetto a questa piccola grande vittoria ottenuta, Silvia ci tiene a ringraziare i tanti che si sono stretti intorno a lei in una campagna di solidarietà, una società civile forte che le ha dimostrato tutto l’appoggio e il sostegno “Ecco, se non ci fosse stata tutta questa indignazione della gente, sicuramente non avremmo ottenuto questo risultato. Io ogni volta mi sento di dire che è merito di tutti quanti, della campagna IostoconSilvia, dei comitati e della solidarietà che tutta la gente ci ha mostrato”.  

Ma anche i Sindaci dei Comuni si sono impegnati nella causa, dimostrando la loro vicinanza e mostrando come anche nel piccolo possano fare molto e possano dare un grande contributo, “ultimamente hanno aderito alla campagna di solidarietà IostoconSilvia con delle delibere formali, con un atto ufficiale anche i sindaci dei Comuni che non sono interessati al passaggio dell’Elettrodotto”, mentre poteva essere scontato per i sindaci che hanno contestato l’opera da sempre  “quando sono dei sindaci che vivono in tutt’altra zona e appoggiano quest’opera, denunciando la contrarietà a questo modello di sviluppo, questo diventa un atto forte ed un esempio importante per tutti”.

 

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