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Lettere d'amore dal carcere, quando i detenuti diventano poeti

Tra i premiati l'ex governatore della Sicilia Salvatore Cuffaro, dal 2011 recluso a Rebibbia.

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LANCIANO - L'aula magna del Liceo Classico Vittorio Emanuele II ha ospitato questa mattina, venerdì 27 novembre, la premiazione del concorso nazionale "Lettere d'amore dal carcere", iniziativa giunta al terzo anno ed insignita con la medaglia del Presidente della Repubblica.

Emozione intensa in aula per il reading delle lettere segnalate dalla giuria, declamate dagli alunni e accompagnate da musica dal vivo. Le missive scritte dai detenuti di tutta Italia sono state indirizzate ai loro soggetti d'amore: la persona amata, i figli, i genitori e i nonni, la misericordia, gli animali.

Nelle intenzioni degli organizzatori la narrazione ha potere terapeutico e riabilitativo per la persona che si trova dietro le sbarre, e il concorso ha riscosso grande successo come testimoniano gli oltre 600 componimenti arrivati da tutta Italia all'amministrazione penitenziaria della Casa Circordariale di Lanciano che fa da capofila al progetto.

Tonino Di Toro, uno degli organizzatori: "Il successo dei tre anni precedenti e i risultati ci invogliano ad andare avanti e a potenziare il Concorso, anche pensando a diverse modalità di organizzazione, di pubblicità, di restituzione sul territorio. Per questo fine e per far emozionare le persone abbiamo deciso di raccogliere oltre 100 lettere e farne un libro".

Il primo posto del concorso è stato assegnato a pari merito a Mario Musardo da Tempio Pausania e all'ex governatore della Regione Sicilia Salvatore Cuffaro, recluso a Rebibbia dal Gennaio 2011 e autore di una toccante Lettera alla misericordia.

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