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Maiella Madre, uno spettacolo per raccontare gli abruzzesi “gente dura dalla pupille dolci”

Non solo teatro ma anche solidarietà, per realizzare "Il sogno di Iaia"

Redazione
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Tradizione e solidarietà si fondono nello spettacolo Maiella Madre, in scena venerdì 28 novembre, alle ore 21:00, presso il Salone d’onore ex Casa di Conversazione di Lanciano. Tradizione perché è uno spettacolo musicale e teatrale che narra le origini delle Genti d’Abruzzo, solidarietà perché l’evento servirà a raccogliere fondi per la piccola Iaia, la bimba di 6 anni affetta da neuroblastoma che spera di pter raccogliere gli 800.000 euro che le serviranno per curarsi a New York. “L’ingresso è libero – sottolineano gli organizzatori - ma vi invitiamo ad aprire il vostro cuore. Ogni offerta, anche piccola, sarà devoluta alla ONLUS “Il sogno di Iaia”, perché vogliamo lottare per darle una speranza di vita”.

Protagonisti dello spettacolo Emanuela D’Ortona della Compagnia Il Piccolo Resto insieme a Mimmo Spadano delle Terre del Sud, con la regia di Eva Martelli. Gli attori e i musicisti hanno attinto, attraverso un lavoro di ricerca, a fonti letterarie, musicali e da antiche leggende di tradizione agro-pastorale, componendo un mosaico sulle vicende della Dea Maia che la vuole come progenitrice e protettrice della nostra terra d’Abruzzo legandola alla nascita della Maiella, montagna prima dimora di dei pagani, che riceve la benedizione di Dio con l’opera di Fra Pietro Angelerio da Morrone, futuro papa Celestino V. Il racconto e i canti s’intrecciano tra loro in una suggestiva alchimia dove realtà, mito, magia e poesia si mescolano tra loro ricordandoci che siamo “gente dura dalla pupille dolci”.

E a fine serata tutti insieme per un piccolo rinfresco.

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